La tornata n. 277 del Tribunato di Romagna si è svolta il 16 giugno al Grand Hotel di Cesenatico, una cornice adeguata all’importanza dell’avvenimento, che in cartellone ha avuto, oltre alle consuete e interessantissime relazioni su argomenti romagnoli, la premiazione dei vitivinicoltori partecipanti al concorso “Vino del Tribuno di Romagna 2019”.
Franco Albertini, Primo Tribuno, ha aperto la tornata ricordando quando il Tribunato alle origini si occupava solo di vini e cominciò ad organizzare concorsi tesi ad incentivare il miglioramento qualitativo e la diffusione di questo prodotto tipico delle nostre terre.
Ha poi preso la parola il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, che ha portato il saluto dell’Amministrazione e ha messo in risalto gli ottimi risultati che sta ottenendo la politica di integrazione fra le risorse turistiche della costa e quelle dell’entroterra, in particolare l’enogastronomia, che coinvolge le aziende vitivinicole e di prodotti tipici.
Il tribuno Mercatali ha patrocinato l’ingresso nel Tribunato del modiglianese dott. Alessandro Liverani, componente dell’Accademia degli Incamminati. Dottore forestale, è specializzato nella vendita di legnami a livello europeo. Ha ricoperto vari incarichi pubblici ed è capo-scout.
La tornata è poi entrata nel vivo con la prima relazione: “Storie e leggende delle osterie romagnole”, a cura del tribuno Lorenzo Mazzotti. Coinvolgente, documentata, assai ben esposta, ne presentiamo una sintesi.
Delle migliaia di osterie che esistevano in Romagna, oggi si può dire che non ne esista più nessuna. Quelle che ancora pretenderebbero di perpetuarne la tradizione, si chiamano “Hosteria” con la “H” davanti e sono in realtà tutt’altra cosa, creata apposta per i turisti.
Nelle osterie del 1800 c’era sporcizia, squallore, povertà, perché i suoi avventori non avevano denaro. Erano soprattutto sulle strade maestre dove c’erano le stazioni di posta. Altre in città. Le frequentavano i birrociai, i facchini, gente che cercava un po’ di umanità. Erano buie e si beveva vino che più che altro era aceto. Erano frequenti le risse.
I nomi con cui erano note erano quasi sempre i nomi o soprattutto i soprannomi dei proprietari, oppure “la padella”, o “l’osteria del cocomero”, a seconda delle specialità offerte, o dei luoghi e dei siti, come “l’osteria del ponte del gatto”, a Cesenatico, e quelle coi nomi dei palazzi in cui erano ospitate (ad esempio, Morri – Pasolini ecc a Faenza). L’osteria col nome più anarchico era la vecchia “Cantena d’la forza e de curag” a Rimini.
L’igiene lasciava sempre a desiderare: sembra che da Catarnaza, a Faenza, nella darsena del Naviglio, al secchio in cui si lavavano i bicchieri si cambiasse l’acqua solo a Pasqua ogni anno perché altrimenti il vino si sarebbe degradato…
Le osterie romagnole erano buie e fumose, senza riscaldamento, perché anche quelle che avevano il camino avevano pochi soldi per la legna. A volte si autotassavano i clienti per comprare la legna e quelli che avevano pagato, a seconda della somma elargita avevano diritto alle postazioni migliori.
Il menu standard prevedeva in genere trippa, frittate, e a volte anche carne ai ferri, poi c’erano le specialità locali e anche la frutta secca e la torta fatta col sangue di maiale.
Il vino rosso, prevalente, era il Sangiovese; il bianco era in minoranza e quasi sempre senza denominazione precisa. Il bianco veniva tenuto in fiaschi e fiasconi, il rosso nelle botti. Le misure: il quintino, il quartino, la mzeta e e buchel; avevano tutti il bollo prescritto dal governo e il vino si spillava direttamente dalle botti che erano sul posto.
Dopo questa interessantissima relazione, il tribuno Letizia Magnani ha svolto il tema “Vini di Romagna fra miti, riti, e identità futura”. Preparatissima come sempre, la dott.ssa Magnani nella sua relazione ha fatto il punto sul mercato dei vini romagnoli, sulle carenze che ne rallentano la diffusione in Italia e all’estero e sui modi per porvi rimedio. Infine ha passato in rassegna tuti i vini – Sangiovese, Albana, Trebbiano, Pagadebit e Cagnina – soffermandosi su ciascuno con la descrizione dei singoli caratteri, con cenni storici, con piacevoli aneddoti.
Anche di questa relazione proponiamo una sintesi.
Se si pensa ai vini di Romagna quasi sempre balza alla mente il Sangiovese. Ma anche l’Albana e il Pagadebit, un nome buffo, e ultimamente stanno diventando importanti anche le “bollicine”. L’identità dei vini di Romagna è soprattutto convivialità e si lega alla piadina e all’odore della carne ai ferri, del mare…
L’identità: noi romagnoli siamo un po’ patacca: come la raccontiamo la Romagna ai Cinesi o ai Giapponesi? Naturalmente partendo dall’identità e per fare questo bisogna ripartire da noi, dalla nostra memoria e sacrificare un po’ di campanilismo. Per raccontare questo vino, ancora limitato dalle dimensioni poderali troppo frazionate, dobbiamo riappropriarci del territorio lavorando fortissimamente sulla marca “Romagna”.
Basti dire che nei 110 km di costa, i vini più venduti non sono di Romagna. Abbiamo la fama di terra dell’ospitalità, nonostante che il nostro mare sia neanche troppo bello, ma la fama dei nostri vini non ha ancora raggiunto quella della nostra ospitalità.
Eppure possiamo dirlo con forza e con orgoglio: “oggi i vini di Romagna sono grandi vini”!
È impellente la necessità di superare i campanilismi e adottare il brand comune, che può essere il Passatore, effettivamente il marchio più noto e il più legato alla Romagna, ma anche una “R” simbolica color rubino, che deve apparire su tutte le bottiglie.
Il Sangiovese si accorda perfettamente con il carattere dei romagnoli, è forte, tenace,
e se il vino parla la lingua di una terra, è certo che il Sangiovese parli romagnolo.
Al termine delle relazioni, prima del pranzo presso il Grand Hotel, la tornata si è conclusa con la premiazione del concorso “Vino del Tribuno di Romagna 2019”.
Al concorso hanno partecipato quasi un centinaio di vini romagnoli tra D.O.C.G., D.O.C. e I.G.T. I vini sono stati assaggiati alla cieca a inizio giugno a Bagnacavallo (RA) da quattro commissioni composte da enologi, sommelier, Tribuni particolarmente esperti di vino e giornalisti del settore. Hanno conquistato il “Diploma di Gran Merito” i vini che hanno ottenuto il punteggio più alto nelle diverse categorie, raggiungendo almeno 82 punti su 100 (in base al metodo di valutazione dell’Unione Internazionale degli Enologi), mentre sono stati premiati ex-aequo con “Diploma di Merito” i vini che hanno ottenuto un punteggio non inferiore agli 80/100.
La prestigiosa “Targa del Tribunato” è infine stata conferita al vino che ha ottenuto il punteggio assoluto più alto: il Romagna Sangiovese Riserva Doc “Vigna Dottori” 2015 di Fiorentini Vini di Castrocaro Terme (FC), e ai produttori che hanno avuto la somma dei punteggi più alti sommando almeno tre vini in concorso (in questo caso 3 aziende): Zavalloni Stefano di Cesena (FC), Caviro e Agrintesa entrambi di Faenza (RA).
Inoltre, hanno ottenuto le menzioni speciali: “Il Tribuno che apre” per le categorie 1 e 2 il Romagna Trebbiano Spumante Doc Novebolle “90° Anniversario” 2017 di Poletti Casa Vinicola di Imola (BO); “Il Tribuno che accompagna” per le categorie da 3 a 12 sempre il “Vigna Dottori” 2015 di Fiorentini Vini e “Il Tribuno che chiude” per le categorie da 13 a 15 al Romagna Albana Passito Docg “Piccolo Fiore” 2015 dell’azienda Assirelli Cantina Da Vittorio di Dozza (BO).
CATEGORIA – 1 – VINI SPUMANTI DOC/IGP BIANCHI E ROSATI
A1/2
POLETTI CASA VINICOLA – IMOLA BO
ROMAGNA TREBBIANO SPUMANTE DOC NOVEBOLLE “90°ANNIVERSARIO”,
BOTTIGLIE N. 2.112
2017
GRAN MERITO
CATEGORIA – 3 – ROMAGNA ALBANA DOCG SECCO
B3/2
AGRINTESA SOC. COOP. AGR. – FAENZA RA
ROMAGNA ALBANA SECCO DOCG “PODERI DELLE ROSE”,
BOTTIGLIE N. 3.600
2018
GRAN MERITO
B3/3
FIORENTINI VINI AZ. AGR. – CASTROCARO T. FC
ROMAGNA ALBANA SECCO DOCG “CLEONICE”,
BOTTIGLIE N. 3.282
2018
MERITO
B3/10
ZAVALLONI STEFANO AZ. AGR – CESENA
ROMAGNA ALBANA SECCO DOCG “AMEDEO BIANCO”
BOTTIGLIE N. 1.620
2017
MERITO
B3/9
CANTINA FORLI’ PREDAPPIO SOC. COOP. AGR. – FORLI’ FC
ROMAGNA ALBANA SECCO DOCG “TRATTI D’AUTORE”,
BOTTIGLIE N. 3.618
2018
MERITO
B3/1
CELLI SNC SOC. AGR. DI SIRRI-CASADEI – BERTINORO FC
ROMAGNA ALBANA SECCO DOCG “I CROPPI”,
BOTTIGLIE N. 3.970
2018
MERITO
B3/4
PODERI DELLE ROCCHE SOC.AGR. – DOZZA BO
ROMAGNA ALBANA SECCO DOCG “COMPADRONA”,
BOTTIGLIE N. 6.564
2018
MERITO
CATEGORIA – 4- VINI BIANCHI TRANQUILLI ROMAGNA DOC
B4/4
ZAVALLONI STEFANO AZ. AGR – CESENA
ROMAGNA TREBBIANO DOC
BOTTIGLIE N. 3.796
2018
GRAN MERITO
B4/1
SOC. AGR. ENIO OTTAVIANI-S.GIOV.MARIG.
ROMAGNA PAGADEBIT DOC “STRATI”,
BOTTIGLIE N. 9.400
2018
MERITO
CATEGORIA – 5- VINI BIANCHI TRANQUILLI COLLI D’IMOLA, COLLI DI FAENZA, COLLI ROMAGNA CENTRALE, COLLI DI RIMINI DOC, SECCHI/ABBOCCATI
B5/6
FONDO CA’ VECJA SOC. AGR. – IMOLA BO
COLLI D’IMOLA CHARDONNAY DOC “PLEBE ST’ANDRÉ’E”
BOTTIGLIE N. 1.666
2018
GRAN MERITO
B5/3
PODERI DELLE ROCCHE SOC.AGR. – DOZZA BO
COLLI D’IMOLA CHARDONNAY DOC “COPPIERE”
BOTTIGLIE N. 2.160
2018
MERITO
B5/2
CÀ PERDICCHI-SOC.AGR.F.LLI GESSAROLI-RIMINI
COLLI DI RIMINI REBOLA DOC “SETTANTASETTE”
BOTTIGLIE N. 2.000
2018
MERITO
CATEGORIA –6- VINI BIANCHI TRANQUILLI IGP SECCHI
B6/5
TENUTA UCCELLINA – RUSSI RA
RAVENNA FAMOSO IGT “RAMBELA”,
BOTTIGLIE N. 2.500
2018
GRAN MERITO
B6/3
FONDO CA’ VECJA SOC. AGR. – IMOLA BO
RUBICONE MANZONI BIANCO IGT “DUE PIEVI”,
BOTTIGLIE N. 1.600
2017
MERITO
B6/4
FONDO CA’ VECJA SOC. AGR. – IMOLA BO
RUBICONE SAUVIGNON IGT “COL VENTO”,
BOTTIGLIE N. 1.666
2017
MERITO
CATEGORIA –7- ROMAGNA SANGIOVESE DOC, ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOC E ROMAGNA SANGIOVESE DOC CON MENZIONE GEOGRAFICA AGGIUNTIVA (SOTTOZONA)
B7/3
AGRINTESA SOC. COOP. AGR. – FAENZA
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOC “PODERI DELLE ROSE”
BOTTIGLIE N. 6.900
2017
GRAN MERITO
B7/1
FELSINA SPA SOC. AGR. – PODERE LA BERTA – BRISIGHELLA RA
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOC “SOLANO”
BOTTIGLIE N. 6.666
2017
MERITO
B7/7
CÀ PERDICCHI-SOC.AGR.F.LLI GESSAROLI-RIMINI
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOC
BOTTIGLIE N. 2.900
2016
MERITO
B7/6
FIORENTINI VINI AZ. AGR. – CASTROCARO T. FC
ROMAGNA SANGIOVESE CASTROCARO E TERRA DEL SOLE DOC “FIORONE”
BOTTIGLIE N. 2.629
2017
MERITO
B7/13
CAVIRO S.C.A. – FAENZA RA
ROMAGNA SANGIOVESE PASSITO DOC “1502 DA VINCI IN ROMAGNA”,
BOTTIGLIE N. 15.174
2017
MERITO
B7/18
BALLARDINI RICCARDO AZ. AGR. – BRISIGHELLA RA
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOC “VIGNA LE CASE”
BOTTIGLIE N. 4.734
2018
MERITO
B7/9
GEST.AGR.COLONNA G. – SAVIGNANO SUL RUB.
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOC “ROCCA DI RIBANO – V. CROCE”,
BOTTIGLIE N 3.919
2016
MERITO
B7/11
INSIA SOC. AGR TENUTA PALAZZONA DI MAGGIO – OZZANO BO
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOC “ULZIANO”
BOTTIGLIE N. 2.800
2017
MERITO
B7/8
CANTINA SOCIALE DI CESENA – CESENA
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOC “LE CASE ROSSE”
BOTTIGLIE N. 3.360
2016
MERITO
B7/2
AGRINTESA SOC. COOP. AGR. – FAENZA
ROMAGNA SANGIOVESE DOC “PODERI DELLE ROSE”
BOTTIGLIE N. 10.000
2018
MERITO
CATEGORIA -8- ROMAGNA SANGIOVESE RISERVA DOC E ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE RISERVA DOC
B8/11
AZ. ZAVALLONI STEFANO – CESENA
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE RISERVA DOC “AMEDEO”,
BOTTIGLIE N. 4.705
2016
GRAN MERITO
B8/2
CÀ PERDICCHI-SOC.AGR.F.LLI GESSAROLI-RIMINI
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE RISERVA DOC
BOTTIGLIE N. 1.600
2016
MERITO
B8/9
CAVIRO S.C.A. – FAENZA RA
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE RISERVA DOC “1502 DA VINCI IN ROMAGNA”,
BOTTIGLIE N. 8.142
2016
MERITO
B8/4
DALFIUME NOBILVINI SRL – CASTEL SAN PIETRO TERME BO ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE RISERVA DOC “V.POGGIOLO LXX RIS. SETTANTA”,
BOTTIGLIE N. 3.372
2016
MERITO
B8/7
SATTA GIROLAMO AZ. AGR. PODERE BARATTA – BERTINORO FC
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE RISERVA DOC “CONZANO”,
BOTTIGLIE N. 1.300
2016
MERITO
CATEGORIA –9- ROMAGNA SANGIOVESE RISERVA DOC CON MENZIONE GEOGRAFICA AGGIUNTIVA (SOTTOZONA)
B9/2
FIORENTINI VINI AZ. AGR. – CASTROCARO T. FC
ROMAGNA SANGIOVESE RISERVA CASTROCARO E TERRA DEL SOLE DOC “VIGNA DOTTORI”
BOTTIGLIE N. 1.921
2015
GRAN MERITO
B9/1
CELLI SNC SOC. AGR. DI SIRRI-CASADEI – BERTINORO FC
ROMAGNA SANGIOVESE RISERVA BERTINORO DOC “BRON & RUSEVAL”,
BOTTIGLIE N. 6.660
2016
MERITO
B9/3
ZANETTI PROTONOTARI CAMPI AZ. AGR. – PREDAPPIO FC
ROMAGNA SANGIOVESE PREDAPPIO RISERVA DOC “VILLA I RAGGI”
BOTTIGLIE N. 1.324
2015
MERITO
B9/4
LU.VA. S.S. – MODIGLIANA FC
ROMAGNA SANGIOVESE MODIGLIANA RISERVA DOC “CUCCO NERO”
BOTTIGLIE N. 1.333
2016
MERITO
CATEGORIA -10- VINI ROSSI TRANQUILLI RISERVA COLLI D’IMOLA, COLLI DI FAENZA, COLLI ROMAGNA CENTRALE, COLLI DI RIMINI DOC
B10/3
AZ. ZAVALLONI STEFANO – CESENA
COLLI ROMAGNA CENTRALE CABERNET SAUVIGNON RISERVA DOC “RUBEO”,
BOTTIGLIE N. 1.280
2016
GRAN MERITO
B10/1
PODERI DELLE ROCCHE SOC.AGR. – DOZZA
COLLI D’IMOLA CABERNET SAUVIGNON RISERVA DOC “MASTIO ROSSO”,
BOTTIGLIE N. 3.768
2015
MERITO
CATEGORIA –11- VINI ROSSI TRANQUILLI COLLI D’IMOLA, COLLI DI FAENZA, COLLI ROMAGNA CENTRALE, COLLI DI RIMINI DOC
B11/2
LE SIEPI DI SAN GIOVANNI SOC. AGR. – FONTANELICE BO
COLLI D’ IMOLA ROSSO DOC “CORALTO”,
BOTTIGLIE N. 2.297
2015
MERITO
CATEGORIA –12- VINI ROSSI TRANQUILLI IGP SECCHI
B12/3
CAVIRO S.C.A. – FAENZA RA
SANGIOVESE ROSATO IGT “DA VINCI IN ROMAGNA”,
BOTTIGLIE N. 6.138
2018
MERITO
B12/4
AGR.ASSIRELLI CANTINA DA VITTORIO – DOZZA
RUBICONE CABERNET – SAUVIGNON IGT “GRIFO DI DOZZA”,
BOTTIGLIE N. 1.704
2018
MERITO
CATEGORIA –13- VINI SPUMANTI DOP/IGP DOLCI E ABBOCCATI
C13/1
CANTINA FORLÌ PREDAPPIO SOC. AGR. COOP. – FORLI FC
ROMAGNA ALBANA SPUMANTE DOC “TRATTI D’ORO”,
BOTTIGLIE N. 3.023
2018
MERITO
CATEGORIA 14 – VINI TRANQUILLI DOP/IGP AMABILI/DOLCI/PASSITI
C14/1
CANTINA SOCIALE DI CESENA – CESENA
ROMAGNA ALBANA DOLCE DOCG “DONNA SANDRA”,
BOTTIGLIE N. 2.580
2018
GRAN MERITO
C14/2
ZAVALLONI STEFANO AZ. AGR – CESENA FC
ROMAGNA ALBANA DOLCE DOCG,
BOTTIGLIE N. 2.133
2018
MERITO
CATEGORIA 15 – ROMAGNA ALBANA DOCG PASSITO E PASSITO RISERVA
C15/3
AGR. ASSIRELLI CANTINA DI VITTORIO – DOZZA BO
ROMAGNA ALBANA PASSITO DOCG “PICCOLO FIORE”,
BOTTIGLIE N. 950
2015
GRAN MERITO
C15/1
FELSINA SPA SOC. AGR. – PODERE LA BERTA – BRISIGHELLA RA
ROMAGNA ALBANA PASSITO DOCG,
BOTTIGLIE N. 1.333
2012
MERITO
C15/2
CANTINA SOCIALE DI CESENA – CESENA
ROMAGNA ALBANA PASSITO DOCG “ORO PURO”,
BOTTIGLIE N. 546
2016
MERITO
C15/5
TENUTA UCCELLINA – RUSSI
ROMAGNA ALBANA PASSITO DOCG “SOPRANO”,
BOTTIGLIE N. 750
2017
MERITO
“TARGA TRIBUNATO”
· PUNTEGGIO ASSOLUTO PIU’ ALTO
FIORENTINI VINI AZ. AGR. – CASTROCARO T. FC
ROMAGNA SANGIOVESE RISERVA CASTROCARO E TERRA DEL SOLE DOC “VIGNA DOTTORI” 2015
· SOMMA DEI PUNTEGGI PIU’ ALTI (almeno tre vini premiati)
ZAVALLONI STEFANO AZ. AGR. – CESENA FC
AGRINTESA SOC. COOP. AGR. – FAENZA
CAVIRO S.C.A. – FAENZA