Skip to content
Il rigassificatore di Ravenna

La tornata del 13 maggio 2023 al porto di Ravenna si potrebbe definire un fiore all’occhiello del Tribunato. Interessantissimi tutti gli interventi dei relatori e soprattutto le prospettive di sviluppo da loro illustrate con competenza e passione. Ne riportiamo qui alcuni stralci.

Michele de Pascale sindaco di Ravenna: “In Italia le città portuali hanno tradizioni secolari legate al porto. Ravenna era un grande porto al tempo dei Romani, poi per secoli e secoli Ravenna ha guardato soprattutto all’entroterra. Dalla metà del 900 è invece iniziata la riscoperta del porto, grazie al traffico dei cereali, dell’industria chimica e del metano”.

La relazione di Renzo Righini

Renzo Righini, presidente del ROCA (Oil & Gas): “Il primo aggancio fra l’energia e il porto di Ravenna fu la costruzione della raffineria. Da queste prime esperienze è nata una conoscenza del settore olio e gas. La necessità di diversificare le fonti di energia potrebbe fare di Ravenna la capitale dell’energia. Ad esempio il progetto dei 64 generatori eolici, che tra l’altro avranno influsso anche sul porto, è il più grande progetto nazionale e si può paragonare a quelli del nord Europa Questo impianto eolico a mare coinvolgerà il porto sia nella costruzione, sia nella manutenzione. Il rigassificatore avrà notevole ricaduta economica sulle imprese di Ravenna per tutto ciò necessita per rendere operativo il rigassificatore e collegarlo alle reti a terra. Ancora un importante investimento è quello della separazione della CO2 e del suo stoccaggio nei pozzi esausti che possediamo a pochi chilometri sul mare”.

La relazione di Giannantonio Mingozzi

Giannantonio Mingozzi, presidente della TCR (Terminal Container): “La nostra competitività non deriva solo dalla convenienza e dall’efficienza, ma anche dalla credibilità e dalla sicurezza per arrivo e partenza. Il porto di Ravenna offre l’importante garanzia di avere aree utilizzabili”.

Riccardo Sabadini presidente SAPIR: “SAPIR ha 95 ettari già occupati e altri 90-95 in via di sviluppo. La banchina per 500.000 container, lunga 1 km e a 4 metri d’altezza è quasi pronta. Vedere la draghe in azione ha mosso un enorme interesse di imprenditori perché non esiste in Italia un porto con simile disponibilità di spazi di stoccaggio. A Ravenna sono arrivate 1500 auto dalla BMW dalla Baviera e dall’Austria e sono state caricate in porto a Ravenna destinate alla Corea. La cosa interessante è che le macchine sono arrivate via treno. Per arrivare in porto col treno è bastato far alzare un ponte che impediva il passaggio dei carri merci verso il porto”.

La relazione di Giorgio Guberti

Giorgio Guberti presidente della camera commercio di Ferrara e Ravenna: “Le due camere di commercio sono unite perché hanno molti interessi in comune, dal turismo, al fatto di essere città d’arte riconosciute dall’Unesco, al delta del Po. Ravenna deve diventare la capitale della transizione energetica. Grandi progetti dopo anni di discorsi stanno per essere realizzati, in particolare l’approfondimento dei fondali, che ha destato enorme interesse. Tutto bene quindi? No. La burocrazia ci crea molti problemi in tutti i campi, da quello fiscale a quello giuridico. Noi saremmo pronti con un piano di snellimento e di riduzione delle pratiche burocratiche, ma il governo non l’ha ancora approvato e noi di conseguenza rischiamo di perdere di competitività”.

Tutte le relazioni sono state accompagnate da chiare illustrazioni e da un coinvolgente video. L’augurio è che questa importantissima struttura, per la quale si sono aperte enormi possibilità di sviluppo, possa procedere con gli obiettivi che sono stati esposti e documentati da chi ha in mano il futuro del porto di Ravenna.

Progetto di elettrificazione delle banchine per permettere alle navi di spegnere i motori
A sinistra, il nuovo Tribuno Alberto Giovannini

Nel corso della tornata è stato incapparellato il nuovo Tribuno Alberto Giovannini. Faentino, 38 anni, si è laureato in Scienze Linguistiche all’Università di Bologna ed è insegnante di  musica nelle scuole secondarie. Cantante – ha partecipato, in qualità di basso baritono, a produzioni organizzate da enti lirici privati e pubblici. Ha ricoperto ruoli significativi ne ‘Le convenienze e le inconvenienze teatrali’ di Donizetti, Don Annibale Pistacchio ne ‘Il campanello’ di Donizetti e Don Bartolo ne ‘Il Barbiere di Siviglia’ di Rossini, oltre a ruoli di comprimario in ‘Traviata’ e ‘Rigoletto’ di Giuseppe Verdi e ‘La Boheme’ e ‘Tosca’ di Puccini. Nel corso degli anni ho collaborato, in veste di contrabbassista, con enti privati e pubblici di chiara fama in Italia e all’estero (Gran Teatro La Fenice, Teatro Comunale di Bologna, City Chamber Orchestra of Hong Kong, Orchestra, Orchestra Regionale Filarmonica Veneta etc). Ha inoltre partecipato in sala d’incisione alle produzioni di importanti artisti (Claudio Baglioni, Angelo Branduardi, Vasco Rossi etc). Membro del Consiglio direttivo dell’Istituto ‘F.Schürr’, si occupa di ricerca linguistica e di divulgazione della lingua romagnola.

Cerca

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi